Welfare 4.0: integrare welfare pubblico, aziendale e bilaterale/contrattuale

La crescente differenziazione dei bisogni, coniugata a difficoltà economiche e gestionali dei tradizionali sistemi di welfare state, evidenzia come cittadini, aziende, Terzo Settore e Pubblica amministrazione, oggi siano chiamati a essere protagonisti attivi nei processi di pianificazione e produzione dei servizi. Le difficoltà per la PA, da un lato, e per le aziende, in special modo le Pmi, dall’altro, a sviluppare e gestire progetti di welfare, possono essere superate ragionando in termini di ecosistema territoriale, ossia se le azioni coinvolgono tutti gli attori territoriali nell’innovazione sociale. Questo tipo di innovazione sociale comporta la sperimentazione di un nuovo modo di interpretare e governare i rapporti tra tutti i soggetti che entrano in gioco: non vi sono più fornitori e fruitori di azioni di welfare, ma tanti attori con ruoli complementari. “Welfare 4.0”, di Innova S.r.l. e WelfareLab a.p.s., è uno tra i modelli che prevedono la creazione di una rete territoriale, fondato sul principio organizzativo della sussidiarietà circolare, secondo la prospettiva della responsabilità sociale condivisa e assumendo la dimensione territoriale come una risorsa generativa.

Autori

David Rossi, Fabio Streliotto, Sara Taglietti, Sabrina Toffoli

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