Vite senza lavoro
Recensione a Ruggine americana di Philipp Meyer
Ruggine americana è un romanzo potente, dalla scrittura secca e nervo-sa, trascinante, su un processo di deindustrializzazione che a metà degli anni Ottanta investe una città, Buell, e un’intera regione della Pennsylvania, la Mon Valley, dedicate prima e immolate poi all’acciaio: fabbriche e lavoratori, naturalmente, ma anche paesaggio, strade, case, famiglie, relazioni. La chiusura dell’acciaieria e di tutto ciò a cui essa dava ricchezza e sviluppo diventa un dramma collettivo senza uscita… Leggi l’articolo completo nell’allegato
Autori
Alfiero Boschiero