Salute mentale: quale integrazione sociosanitaria

Continua il percorso di ricerca sull’ambito sociosanitario commissionato dal Sindacato dei pensionati, la Funzione pubblica e la Cgil del Veneto a IRES Veneto e condotto dalla dott.ssa Barbara Bonvento. Dopo l’analisi dell’integrazione ospedale territorio e della filiera dei servizi sanitari territoriali, un percorso di ricerca sulla “integrazione socio-sanitaria in Veneto prima, dentro e oltre la pandemia da Covid 19”, con particolare approfondimento sui servizi distrettuali e territoriali. Il primo ambito indagato è quello della Salute Mentale, fortemente correlato alle tante diverse condizioni di vulnerabilità e fragilità, un indicatore importante dello stato di benessere psicologico, sanitario e sociale degli individui e della comunità.

Il lavoro di ricerca si è sviluppato approfondendo i bisogni emergenti, l’organizzazione dei servizi, le risorse economiche, il personale, la qualità delle prestazioni ospedaliere e territoriali, il grado di integrazione sociosanitaria.

Un approfondimento che evidenzia una significativa disomogeneità territoriale e diverse carenze settoriali e strutturali nell’organizzazione dei servizi, negli orari di presidio delle strutture, nella disponibilità di personale e professionalità specifiche, nell’erogazione delle prestazioni, in particolare negli ambiti dell’età evolutiva, dei CSM, del raccordo con i medici di medicina generale, dell’integrazione tra i servizi. Carenze che emergono anche dalla comparazione della situazione veneta con le evidenze e i dati di riferimento a livello nazionale. Per fare alcuni esempi la spesa per la salute mentale è in Veneto il 2,2% delle risorse complessive attribuite alla Regione rispetto alla media nazionale del 3% in rapporto al Fondo sanitario nazionale, a sua volta inferiore rispetto alla media europea del 5 %. La spesa pro capite è di 42,96 euro rispetto ai 67,5 euro della media nazionale, la dotazione di personale è inferiore di circa il 2%.

Una situazione complessiva che rende difficile garantire una presa in carico tempestiva e integrata, una risposta appropriata e personalizzata ai bisogni sempre più complessi che accompagnano le diverse fasi della vita e sempre più accentuati dal crescente disagio sociale.

Scarica qui il fascicolo con il report sulla salute mentale