le tappe di un percorso editoriale e politico
La storia della rivista inizia nel 1983, quando un gruppo composto da ricercatori, studiosi e sindacalisti dà vita a Oltre il ponte, trimestrale che riprende e sostituisce un foglio precedente, ad uso quasi esclusivamente interno dell’organizzazione sindacale. Nella presentazione, Francesco Indovina ne sottolinea il nesso essenziale con Ires Veneto, l’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali di cui la rivista è emanazione, precisando che l’iniziativa “si caratterizza come strumentale: articolare meglio la comunicazione delle elaborazioni dell’Istituto, fornire un’occasione di riflessione e di discussione” (Indovina, OP, 1-1983), proponendo “qualcosa di più” della semplice informazione.

L’originario progetto editoriale, unico esperimento del genere sul territorio, propone quindi uno strumento per la trasmissione di conoscenze intorno alla struttura economica e alle forze sociali per far dialogare sindacalisti con studiosi delle trasformazioni in corso e intellettuali dell’Istituto, legato alla Cgil e al contempo assolutamente autonomo. Come ricorderà Francesco Indovina vent’anni dopo, nel numero 83-84 del 2003:
“lo scopo era quello di alimentare la riflessione e la cultura del sindacato per rendere più efficace la sua azione. Una rivista non del sindacato ma per il sindacato, per i suoi quadri, per la definizione di strategie di intervento, per accrescere la cultura della trasformazione.”
I primi anni di attività sono animati da intensa partecipazione e da discussioni, anche accese, sul significato delle dinamiche in atto e sugli esiti possibili dei cambiamenti che vanno investendo il tessuto sociale e la compagine politica. Oltre il ponte rispetta le responsabilità verso i lettori e fornisce opportunità al dibattito garantendo uscite regolari e, con l’accuratezza editoriale che ha sempre caratterizzato l’attività della redazione (impensabile l’impegno richiesto ai redattori quando non era a disposizione l’attuale tecnologia), già nel 1987 compie un primo importante sforzo di riesame del contributo politico e culturale sostenuto, producendo un primo indice ragionato per argomenti delle annate 1983-1987 contenuto nel n. 21 del 1988.
Con il numero 41 del 1993, a dieci anni dalla nascita, assieme all’indice aggiornato, sono presentati un bilancio e un programma, in una veste grafica aggiornata e la novità della specificazione del sottotitolo, economia e società regionale, per attingere una migliore definizione degli obiettivi.
Oltre il ponte si è fatta matura, attraverso un lavoro decennale, in cui ha dato evidenza non solo ai processi di ristrutturazione produttiva e alle trasformazioni del “modello veneto” ma anche alle ricadute sociali, economiche e sindacali di tali cambiamenti. Lungo il percorso ha ospitato, in maniera sempre più significativa, la collaborazione di studiosi e ricercatori esterni all’Istituto, dialogando con il mondo della ricerca e delle università, fino a diventare punto di riferimento sia per la ricchezza delle tematiche, sia per l’articolazione metodologica e teorica. Così che, ora,
“l’esperienza maturata nel decennio passato con la rivista, la maggior competenza acquisita dall’Istituto, la maggior disponibilità di forze permettono di definire per il futuro un programma più ambizioso” (Indovina, OP, 41-1993) che si andrà articolando secondo tre linee programmatiche:
– lavoro di analisi e documentazione in continuità con il passato;
– ampliamento delle riflessioni metodologiche e confronti con realtà esterne;
– potenziamento dell’impegno progettuale e propositivo per alimentare il confronto sindacale.
Il 1996 è l’anno di svolta per la rivista che, con nuove direttive editoriali in un’elegante veste grafica, diventa Economia e società regionale – Oltre il ponte. In una fase particolarmente felice della sua vicenda editoriale, grazie all’influenza e al prestigio acquisiti, la rivista può testimoniare significativamente la propria indipendenza allargando il gruppo di redazione e lo scenario su cui esercitare la riflessione e il dibattito. Una soluzione di continuità con nuovi collaboratori attinge nuove energie da studiosi collocati in aree disciplinari e istituzioni diverse. Così rafforzata, la redazione ha le potenzialità per ampliare

“il panorama da osservare e i punti di osservazione… Nel passato, anche se non esclusivamente, la rivista era legata al Veneto, oggi l’ottica è più ampia, è il Nordest. Anche in questo caso non si tratta di una scelta che esclude ogni altra area, ma di una scelta di “prevalenza”, mentre è nostra intenzione, più che nel passato, proporre analisi di realtà diverse e soprattutto proporre dei raffronti. Questa scelta […] non contiene nessun elemento localistico, ma piuttosto il riconoscimento che nell’economia mondo si strutturano sistemi economici locali con fortissima caratterizzazione.” (Indovina, ESR-OP, 53-1996)
Nel 2003, dopo “vent’anni di discussioni” (sottotitolo del fascicolo dedicato), il doppio numero 83-84 ospita gli interventi di Francesco Indovina, Mario Isnenghi, Enzo Rullani, tre studiosi che hanno contribuito largamente alla vita culturale del Paese, oltre che alla fortuna della rivista. Da matrici disciplinari diverse e con sensibilità distinte, i tre contributi prendendo le mosse dall’occasione – un bilancio sul lavoro editoriale – ripercorrono in chiave metateorica il percorso di analisi dei cambiamenti fornito dalla rivista. Una lettura che ha contribuito a rendere visibili le trasformazioni, anche attraverso paradigmi interpretativi di transizione, a volte incerti e non collaudati. Lo scenario che ci porgono Indovina, Isnenghi e Rullani è fatto di prospettive aperte sì, ma rese scettiche da un passato recente informe, combattuto fra spinte opposte, affacciato sulla trasformazione, ancora incompiuta, di una compagine socio-economica priva di strategie consapevoli che tarda a comprendersi e indugia irrisolta nel definirsi. E che Economia e società regionale continuerà a studiare.
L’anno successivo, il 2004, viene indetto un Convegno regionale per raccogliere le tracce degli anni di impegno e di ricerca. Il numero 88 riunisce alcuni dei contributi degli intervenuti all’incontro (ricordiamo in particolare quelli di due coordinatori della rivista, Giuseppe Tattara e Giancarlo Corò) e propone ai lettori un catalogo di tutti i sommari e di tutti gli indici degli autori, delle rubriche e degli argomenti affrontati. Un’operazione redazionale diretta a facilitare la ricerca e la conoscenza del materiale prodotto, anche per i primi numeri non disponibili su supporto informatico, e per agevolare la consultazione.
Dal 2005, alle due serie sono stati assegnati dal Centro nazionale ISSN (International Standard Serial Number, o Numero internazionale normalizzato delle pubblicazioni in serie) due diversi codici identificativi:
ISSN 1827-2460 a Oltre il ponte (I serie) e ISSN 1827-2479 a Economia e società regionale-Oltre il ponte (II serie).
Sempre a partire dal 2005, Economia e società regionale-Oltre il ponte (II serie) è stata inserita dalla American Economic Association (AEA) fra le riviste indicizzate in EconLit/Journal of Economic Literature (JEL), la banca dati prodotta dall’AEA che comprende oltre mezzo milione di record bibliografici relativi a monografie, articoli di periodici e di opere collettive, dissertazioni, recensioni e working papers nell’ambito della letteratura economica internazionale, con una copertura cronologica che si estende dal 1969 all’anno corrente, aggiornata mensilmente.