I Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, il ruolo dei sindacati confederali e i lavoratori coperti
Jel Classification: E24, J52, J51, J53
di Nicolò Giangrande*
Nel recente dibattito pubblico che ha accompagnato l’approvazione della Direttiva sui salari minimi adeguati nell’Unione Europea ci si è interrogati sullo stato della contrattazione collettiva in Italia e su quanti lavoratori coinvolgesse. L’Italia, pur essendo un Paese storicamente caratterizzato da un consolidato sistema di relazioni industriali, non ha ancora statistiche definitive sulla copertura contrattuale formalmente riconosciute e di riferimento per la definizione delle politiche. Sulla base di queste premesse sono stati esaminati, tramite dati ufficiali, il numero dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (Ccnl), le organizzazioni sindacali contraenti e il numero dei lavoratori dipendenti effettivamente coperti, sia nel settore privato, esclusi i settori agricolo e domestico, che nel pubblico. La ricerca evidenzia un’altissima copertura dei Ccnl firmati dalle maggiori organizzazioni sindacali confederali (Cgil, Cisl, Uil) e un’anomala proliferazione di Ccnl che, sebbene interessi un numero esiguo di lavoratori, può esercitare una pressione verso il basso sui salari e sulle condizioni lavorative stabilite nei Ccnl più consolidati e rappresentativi.
Parole chiave: occupazione, contrattazione collettiva, sindacato, relazioni industriali
Pervenuto: 18 novembre 2022 – Accettato: 19 novembre 2022
The National Collective Bargaining Agreements,
the role of the confederal unions and the workers covered
In the recent public debate that accompanied the approval of the Directive on adequate minimum wages in the European Union, questions arose about the state of collective bargaining in Italy and how many workers it covers. Italy, despite being a country historically characterised by a consolidated system of industrial relations, still does not have definitive, formally recognised statistics on collective bargaining coverage which can be used as a reference for policy-making. Based on these premises, we examined, using official data, the number of National Collective Bargaining Agreements (Ncba), the contracting unions and the number of employees actually covered both in the private sector, excluding the agricultural and domestic sectors, and in the public sector. The research shows a very high rate coverage of the Ncba signed by the largest confederal unions (Cgil, Cisl, Uil) and an anomalous proliferation of Ncba which, although covering a small number of workers, can exert a downward pressure on the wages and conditions set in the more well-established and representative Ncba.
Keywords: Employment, Collective Bargaining, Trade Unions, Industrial Relations
Received: November 18, 2022 – Accepted: November 19, 2022
* Fondazione Giuseppe Di Vittorio.
Autori
Nicolò Giangrande